Recentemente è stato pubblicato nel “Journal of Thrombosis and Haemostasis” il risultato di uno studio importante per il paziente che manifesta dispnea, termine medico che indica la difficoltà a respirare. Lo studio ha coinvolto oltre 400 pazienti con meno di 75 anni afferenti a 14 centri ospedalieri italiani ed ha documentato come il 32% dei soggetti, che si rivolgevano al pronto soccorso per l’insorgenza di una severa difficoltà respiratoria, presentava un’embolia polmonare sottostante. Questa percentuale saliva al 47& dei pazienti, che si presentavano con altri segni o sintomi suggestivi di embolia polmonare, quali il dolore al torace e l’aumento della frequenza cardiaca.
Quindi, anche se non si è avanti negli anni, prestare molta attenzione alla difficoltà di respirare, quando compare dopo sforzi fisici minimi e precedentemente ben tollerati, come ad esempio il camminare in pianura per circa 100 metri o il salire pochi gradini di una scala, perchè può essere il primo e unico sintoma di una embolia polmonare misconosciuta. Solo esami diagnostici specialistici ed approfonditi, come l’Angio-TC del Torace, può confermare il sospetto diagnostico e fare iniziare la terapia più appropriata a base di farmaci anticoagulanti o, in casi selezionati, a farmaci per la trombolisi sistemica o catetere-diretta.
Giuseppe Botta
Gruppo Sanità Informazione
Sena Civitas