Alimentazione e allergia
Con la primavera alle porte aumentano nell’aria i pollini circolanti e di conseguenza aumentano i casi di allergia di stagione. Molto interessante è senz’altro il contributo alla conoscenza dei rapporti tra alimentazione ed allergia, dato da Viviana Vecchio biologa nutrizionista e specialista in Scienze dell’Alimentazione. E’ necessario in questo periodo assumere cibi che possano contrastare l’eccessiva liberazione di istamina, che ha un ruolo di primo piano nelle reazioni infiammatorie e nelle malattie allergiche IgE-mediate, quali riniti e congiuntiviti allergiche, orticaria ed asma. E’ molto utile allora favorire l’apporto di alimenti che contengano Omega 3, i quali riducono l’infiammazione; di zinco e selenio che sono degli antiossidanti; della quercitina che si trova nella buccia della mela, nello zenzero, nel finocchio, nell’ortica, nel tè verde e nella camomilla; della vitamina D che aumenta la capacità di tolleranza del sistema immunitario; del ferro; dei probiotici. Il tutto limitando, al contrario, gli alimenti che potrebbero favorire la liberazione di istamina, partendo quindi dagli alcolici, dai formaggi stagionati, dai crostacei, ed altri cibi che possono risultare difficili da sostenere per chi soffre di allergia ai pollini. Non va comunque assolutamente trascurata la cosiddetta allergia crociata, causata dall’assunzione di cibi che contengono allergeni simili a quelli dei pollini primaverili.
Giuseppe Botta
Gruppo Sanità Informazione
Sena Civitas