E’ in arrivo l’influenza australiana
Anche quest’anno il picco influenzale è previsto per la fine di novembre o al massimo per l’inizio del mese di dicembre. Il Prof. Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana di Malattie infettive e tropicali, ci ricorda che dobbiamo tenere alta la guardia, perché in Australia questa influenza causata dal virus H3N2 è stata particolarmente severa, con numerose ospedalizzazioni e più di 15 milioni di persone che hanno contratto il virus. I sintomi della malattia sono sempre gli stessi: febbre alta oltre i 38°C, brividi di freddo, dolori muscolari o articolari, inappetenza, stanchezza e sonnolenza in aggiunta ai classici sintomi respiratori come congestione nasale, naso che cola, tosse secca e mal di gola. Ciò che rende la variante australiana particolarmente preoccupante è la sua capacità di colpire il sistema nervoso centrale, causando sintomi neurologici, come la confusione mentale, i mal di testa intensi e, in alcuni casi, deliri, encefaliti e convulsioni. Se si viene colpiti dal virus dell’influenza, il consiglio è quello di bere liquidi per evitare la disidratazione e stare al caldo e a riposo. In caso di necessità è possibile assumere farmaci antinfiammatori e tenere sotto controllo la febbre utilizzando il paracetamolo. I farmaci antivirali vanno assunti solo ed esclusivamente sotto controllo medico, mentre sono totalmente inutili gli antibiotici, che non hanno alcuna efficacia sui virus. L’arma migliore per proteggersi da questa influenza australiana? Il vaccino, specialmente per le persone anziane e fragili o già affette da altre importanti malattie dell’età avanzata.
Giuseppe Botta
Gruppo Sanità Informazione
Sena Civitas